Il torneo DubaiP1 si distingue dagli eventi europei per la sua organizzazione all'aperto, aggiungendo una grande sfida climatica per i giocatori, ma anche particolarità in termini di atmosfera e infrastrutture. Tra le alte temperature, una moderata presenza di spettatori durante la settimana e un sistema di sicurezza più severo, questo evento offre un'esperienza unica per gli appassionati di padel, con punti di forza e marcate differenze rispetto ai tornei europei.
In confronto a P1 europeo, il torneo di Dubai si svolge all'aperto, come il Mondiali di Doha. Di conseguenza, le partite, iniziate alle 14, si sono svolte in condizioni difficili per gli organismi, con temperature ancora alte 31 gradi la sera e alta umidità.







Ciò potrebbe spiegare il basso numero di spettatori prima delle 19, nonostante l'alta densità di club di paddle a Dubai. Un'altra notevole differenza con l'Europa: gli spettatori qui sono piuttosto indisciplinati, si muovono spesso, il che porta a regolari richiami all'ordine da parte degli arbitri. Il dispositivo di sicurezza è due volte più importante accedere ai posti, con uno staff molto meno accogliente che a Parigi o in Spagna.
Anche la frequenza è inferiore a quella europea durante la settimana, con una notevole presenza di stranieri passare per diversi giorni.
Lo stadio è circondato da a food court di 500 posti fissi, offrendo una ristorazione di alta qualità, qualunque sia la tipologia di cucina proposta. Questo è in netto contrasto con il P1 del Roland-Garros, dove l'offerta era principalmente da asporto, con lunghe code dovute al successo dei tornei.
C'è anche un villaggio espositori compresi bellissimi stand di Nox, Joma, Adidas, così come vari negozi per acquistare prodotti dietetici o da padel, con stock disponibili – punto che secondo me manca Sindaco del Roland-Garros, ad eccezione dell'offerta Wilson.

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