Pietro Claeys, ex arbitro di calcio convertito al calcio padel, ha arbitrato la finale della Finlandia Premier Padel L2 tra Josemaria/Sanchez e Araujo/Ortega. Era la sua prima esperienza in una finale a questo livello e ha deciso di riprendere il viaggio che lo ha portato a questa.

Prime esperienze conclusive

Dopo essere stato arbitro in diversi tornei Premier (Riad, Doha, Puerto Cabello, Bruxelles, Siviglia, Bordeaux), ho avuto anche la possibilità di andare a Roma e, per la prima volta, di arrivare in finale. Sono stato l'arbitro del VAR in entrambe le finali.

È stata un'esperienza davvero piacevole e, poiché cerco sempre di migliorare, ho continuato a lavorare come un vero professionista in tutti gli incarichi che ho ricevuto dal capo arbitro/supervisore.

Preparazione continua

Ogni partita che arbitro, la preparo bene e la faccio come se fosse una finale perché secondo me tutti i giocatori se lo meritano (qualificazioni, primo turno… uomini e donne). Quando sono al VAR applico la stessa idea.

Quando non sono sulla sedia dell'arbitro, cerco di guardare quante più partite possibile perché a questo livello può succedere qualcosa di "speciale" in ogni partita e posso imparare da ogni situazione. Osservare giocatori/allenatori/colleghi mi dà anche l'opportunità di sentire/leggere quante più situazioni possibili dentro e fuori dal campo.

A Roma ho avuto l'opportunità di essere l'arbitro principale durante la semifinale maschile e, naturalmente, questo mi ha fatto venire voglia di andare oltre.

L'importanza della fiducia

Quando ho ricevuto l'incarico per la Finlandia, sapevo che sarei rimasto di nuovo fino alla fine, il che mi ha dato molta fiducia e ho sentito che i responsabili avevano fiducia in me.

Ho disputato alcune partite interessanti e sono arrivato di nuovo alla semifinale maschile. Alla fine della giornata abbiamo ricevuto i nostri incarichi e sono stato davvero felice di sapere che sarei stata in cattedra nella finale femminile tra P. Josemaria/A. Sanchez e S.Araujo/M. Ortega.

Ero stressato? Forse un po' più del solito, ma come ho detto prima: gioco ogni partita con la stessa preparazione, concentrazione e voglia di fare bene per tutti i giocatori, gli allenatori, il pubblico... In più, avevo già una certa esperienza con alcune finali APT Padel Tour prima, quindi sapevo che la tensione era più alta per tutti.

Peter Claeys Finlandia P2

La finale si è conclusa con il punteggio di 6/3 6/1, ma per i vincitori non è stato così facile come sembrava. Ho avuto un intervento al VAR, ma penso di aver preso tutte le decisioni giuste e mi sono guadagnato anche il rispetto dei 4 giocatori e degli allenatori.

Quindi penso di aver fatto un buon lavoro per la mia prima finale (femminile) a questo livello. La ricompensa per anni di duro lavoro.

Desidero ringraziare tutti coloro che hanno creduto in me ed in particolare alcuni colleghi, diventati amici, per i loro consigli ed il costante supporto durante le partite dei diversi gironi (APT – WPT e Premier Padel).

Matthias Héjja-Brichard

Fan di padel, ti offro la mia competenza e la mia passione. A presto sulle piste!