Io Magali, originario di Bordeaux, appassionato di sport e giocatore di padel da un anno.
Qualche settimana fa ho deciso di concedermi una pausa: una settimana di immersione nel padel a Barcellona, tra allenamenti, scoperte e incontri. Un'avventura che non dimenticherò.

Per arrivare a Barcellona con la mia valigia e la mia racchetta, era già una piccola vittoria. Avevo prenotato un corso di padel di una settimana chez Programma di formazione OSS, per Castelldefels, una località balneare a pochi chilometri dalla capitale catalana. Il programma ha dato il tono: lezioni, partite, analisi video, massaggi e immersione totale.

Vivere con la gente del posto, in stile catalano

Appena uscito dall'aeroporto, mi sono unito Nuria, la mia "mamma ospitante" catalana. Non parlo molto spagnolo, ma lei, fortunatamente, parla un po' di inglese. Ridiamo subito della nostra goffaggine linguistica. La sua gentilezza, il suo umorismo e il suo senso dell'ospitalità trasformano il mio soggiorno in autentica esperienza umana.

Giorno uno: lo scontro spagnolo

Il giorno dopo ho scoperto il club: undici campi da padel in fila sotto un grande cielo azzurro. L'atmosfera è decisamente sportiva, soleggiata. Il mio allenatore, Polacco, uno spagnolo francofono, mi mette subito a mio agio.
Rovesci, movimenti, gioco sulle finestre: c'è tutto. Il ritmo è veloce, le istruzioni precise, e mi rendo subito conto che Giocare in Spagna è un altro mondoQui, meno errori, più strategia, più intensità. Ogni punto conta.

Le analisi video all'inizio sono un po' inquietanti – guardarsi giocare è sempre uno shock – ma diventano uno strumento prezioso per capire i miei errori e accelerare i miei progressi.

Il piacere del gioco, il rigore dell'allenamento

Mentre i giorni passano, continuo lezioni individuali e partite di allenamentoIl mio livello non è niente di eccezionale – gioco da un anno, dopo aver praticato tennis amatoriale per molto tempo – ma sento chiaramente i progressi. Gli scambi sono più lunghi, il mio posizionamento è più preciso.
Le partite con i giocatori spagnoli sono una vera gioia: competitive ma sempre di buon umore. Si ride, ci si incoraggia a vicenda, a volte ci si prende in giro. È questa convivialità che rende magico il padel.

Recupero e rilassamento

A metà settimana, il mio corpo chiede a gran voce una pausa. Vai a tavola. Joan, l'osteopata del centro. In un'ora, cancella i miei dolori e mi rimette in carreggiata. Pronto per gli ultimi allenamenti.

Tra due sedute approfitto del bicicletta fornita camminare sulla spiaggia. Castelldefels, sono dieci chilometri di sabbia fine, parchi, sentieri e questa luce incredibile sul Mediterraneo.
Scopro anche Sitges, un villaggio vicino dove le strade portano al mare e una chiesa domina la baia. Un luogo fuori dal tempo.

Vivere alla catalana

Ogni pranzo, un tipico pranzo spagnolo: tapas, tortilla, insalate e l'essenziale ClaraQuesta birra al limone è perfetta dopo una partita estenuante. L'atmosfera del club è come quella della campagna: aperto, gioioso, accogliente.
La sera mi ritrovo a capire qualche parola di spagnolo. Chiacchiero, rido, vivo a un ritmo diverso.

Una parentesi solare

Quando è il momento di partire, una settimana dopo, sono esausta... ma felice. Ho fatto progressi, ho imparato, ho incontrato persone meravigliose.
E il piccolo extra di OSS: un montaggio video personalizzato delle mie partite, per continuare ad analizzare il mio gioco e misurare i miei progressi.

Barcellona è sole, mare, cultura... e ora, per me, il padelUn'esperienza sportiva, umana e solare che consiglio a tutti coloro che vogliono vivere il padel in modo diverso.

Barcellona + padel = combo vincente. ¡Gracias Amigos!


Per maggiori informazioni: sta succedendo QUI con OSS.