Bruxelles Premier Padel P2 – la finale in termini di statistiche

Padel L'intelligence ha compilato i dati raccolti durante la vittoria di Ale Galan e Fede Chingotto ieri nella finale della P2 a Bruxelles contro Arturo Coello e Agustin Tapia.

Ale Galan, MVP della partita

In uno scontro molto serrato dove si vede che solo dodici punti separano le due squadre, Ale Galan si è particolarmente distinto per il suo gioco offensivo. Lo spagnolo ha un ottimo rapporto tra punti vincenti (32) ed errori non forzati (18), grazie in particolare ai suoi 20 smash vincenti messi a segno nell'intera partita.

Se “Galantico” e il suo compagno Fede Chingotto hanno giocato un numero quasi identico di palloni (50% ciascuno), è stato il madrileno a fare la differenza sui punti importanti, con un punteggio di +2,3. La prestazione di Ale Galan colpisce particolarmente quando osserviamo il suo rendimento in diversi aspetti del gioco: il suo grafico è molto completo e ben al di sopra della media. Senza dubbio, avevamo diritto al grande Galan a Bruxelles!

Agustin Tapia ce l'ha fatta

Arturo Coello è stato preso di mira dai suoi due avversari in questa partita e ha giocato la maggior parte dei palloni. Nonostante tutto, lo spagnolo non si è arreso e ha mostrato molta regolarità e costanza, come dimostra il suo grafico di prestazione. Ha un punteggio simile (+14,1) a quello di Galan (+17,1) e molto più alto di Chingotto (+3,7), il che si spiega ovviamente con il suo profilo da bomber di destra.

L'analisi di Coello porta ad un'altra, più terribile conclusione: Agustin Tapia ha trascinato al tappeto la sua squadra durante questa finale. Il Mozart di Catamarca è stato il peggior giocatore di questa finale secondo le statistiche: un punteggio molto più basso degli altri (-10,6), un rapporto negativo punti vittoria/errori non forzati (22 a 24) e un record drammatico sui punti importanti (-4,5). Inoltre, il suo grafico delle prestazioni è palesemente vero, ben al di sotto della media.

Quindi se ovviamente non possiamo essere assoluti al punto di dire che l'argentino “è costato” la finale alla sua squadra, ci sembra comunque giusto dire che, in questo contestato confronto (6/4 – 6/7 – 6/2), ha non è stato al livello dell’incontro, il che è abbastanza raro da sottolinearlo.

Pubblicato da
Martin Schmuda