Lambart / Rochereau: 3 partite, 3 super tie-break, 1 tabellone principale al P2000 Nantes

Al centro dell'eccitazione di FFT Padel Tour a Nantes, Pierre Lambart e Roshan Rochereau, hanno catturato l'attenzione di UrbanPadel. Questa competizione segnò la loro prima partecipazione ad un torneo di questo calibro, il Greenweez FFT Padel Tour, un passo importante nella loro carriera sportiva. Pierre Lambart, neo iscritto al club BreizhPadel Il de Rennes e l'allenatore del Breizh, Roshan Rochereau, hanno unito le forze per una corsa impressionante nella fase a gironi.

Il primo scontro: GRAVEJA/COULOMBEAU

Fin dalla prima partita di qualificazione, i due hanno dovuto affrontare la formidabile coppia Graveja/Coulombeau. Lambart e Rochereau hanno dimostrato una notevole sinergia, vincendo alla fine con un punteggio di 6/7, 6/4 e 10/6. Questa vittoria, tanto ravvicinata quanto strategica, ha messo in luce la loro capacità di rimanere aggressivi nei momenti cruciali, sviluppando al contempo una coesione di gioco che si è intensificata durante gli scambi.

Il secondo confronto: DUPRAT/LE DRAP
La seconda partita, giocata solo 45 minuti dopo il primo trionfo, li ha contrapposti a Duprat/Le Drap. Nonostante la stanchezza, i crampi, le contratture alle spalle e una visita dal fisioterapista, soprattutto per Pierre, i due sono riusciti a perseverare. Hanno vinto la partita 6/3, 6/7 e 12/10, nonostante una strategia rischiosa volta ad abbreviare gli scambi, tattica che ha dato i suoi frutti.

La finale del girone: SISTERNES/PROD'HOMME
La terza e ultima partita li ha visti confrontarsi con Sisternes/Prod'homme, una coppia altrettanto determinata supportata da una folla di tifosi locali. Lambart e Rochereau hanno perso il primo set 6/3 ma sono tornati a vincere nel super tie-break 11/9. La loro resistenza, il loro spirito combattivo e la capacità di tenere il passo negli scambi prolungati sono stati decisivi per questa vittoria.

Pierre Lambart e Roshan Rochereau, 5 ore e 30 di gioco intenso prima dei 16 di finale di questo sabato.

Pubblicato da
Franck Binisti