FIP Rise Canet - Maigret / Peyrou, i sopravvissuti francesi

À Canet in Rossiglione, la journée era particolarmente cruento per le coppie francesi. Di fronte a giocatori principalmente nella top 100 mondiale, Peyrou / Maigret salva l'onore e combatterà in casa per un posto in finale.

Mezzo WPT

Perino / Saadon - Leygue / Blanqué 6 / 4 6 / 4

Di fronte alla testa di serie n° 1, i francesi non saranno indegni. Spesso molto vicini agli avversari, sentivamo che non mancava molto per prendere il set.

Perino sembrava molto alto, a volte coprendo il 75% della rete. A sinistra, Saadoun si è dimostrato particolarmente solido, si supera al fianco del geniale argentino.

Munoz / Ramirez - Inzerillo / Grinda 6 / 1 6 / 2

Superati dai più forti, Inzerillo e Grinda non sono riusciti ad agganciare i due top 100 del WPT. Questo risultato dà un po' più di merito al match agganciato di Auradou/Valsot nel turno precedente.

Una grande partita di livello WPT ci aspetta domani sul campo centrale dalle 9:30.

Speranza francese

Arroyo / Ortega - Tison / Bergeron 6 / 1 6 / 4

Il primo set è una dimostrazione di forza dei due giovani giocatori spagnoli - 19 e 18 anni. Queste sono due grandi promesse del padel spagnolo, e il livello di gioco mostrato è semplicemente degno del tabellone principale del WPT. In un'atmosfera di follia con quasi 800 spettatori, i francesi trascendono se stessi e si bloccano nel secondo set. Ma sull'unica occasione di sfondare, su un punto de oro, gli spagnoli concludono una partita che forse sarebbe potuta arrivare al terzo set...

Peyrou / Maigret - A.Saadoun / Blanco 6 / 4 6 / 2

JT Peyrou e Adrien Maigret Saranno i rappresentanti francesi nell'ultima piazza della FIP Rise de Canet. Entrambi i giocatori hanno fornito una prestazione eccellente per sconfiggere il Qatar e lo spagnolo in due set. La tattica era chiara: mettere in frigo il bianco galiziano, e possiamo dire che ha funzionato bene!

Incontreremo i francesi nella seconda rotazione domani mattina alle 11:30 contro i favoriti spagnoli.

Pubblicato da
Lorenzo Lecci López