Nonostante abbia perso nel quarto round del WPT Human previas Padel Open al fianco del compagno Valdes contro la coppia Goenaga/Quesada (4/6 6/7), la giocatrice spagnola Joseda Sanchez ha preso parte al gioco di domande e risposte a Padel Magazine.
- Bei e brutti ricordi padel
“Il mio miglior ricordo a padel è stato l'anno scorso, nell'ultimo quarto di finale del Premier Padel A Milano. Per quanto riguarda i miei ricordi peggiori, ce ne sono stati diversi (ride). Preferisco non menzionarli perché cerco di dimenticarli”.
- Rotondo e con molto potenziale
"Deve essere una racchetta che offra grande potenza e abbia una forma rotonda."
- essere una brava persona
"Per me, un partner ideale è qualcuno che si difende bene, attacca bene e, soprattutto, è una brava persona".
- Niente di meglio che giocare in casa
“Il mio torneo preferito è giocare in casa, mi piace partecipare al World Padel Tour a Murcia perché posso godermi i miei cari, la mia famiglia e i miei amici”.
- Un segreto ben tenuto
“Il più grande premio in denaro che ho vinto è stato l'anno scorso nei quarti di finale del Premier Padel Milano P1, ma non posso rivelare l'importo esatto.
- Una ferita lunga e dolorosa
“È una lussazione della clavicola sul lato destro, quello con cui gioco. Ho dovuto affrontare questo infortunio per due mesi”.
- Approfitta del suo
"Mi piace passare il tempo con la famiglia e gli amici."
- Il meglio e il peggio del padel
“Quello che apprezzo di più è la competizione. Mi piace molto il padel perché mi permette di partecipare alle gare e fortunatamente fa parte del mio sostentamento. Tuttavia, mi piacciono anche i momenti di allenamento.
Quello che mi piace di meno di questo sport è la mancanza di tempo da dedicare alla mia famiglia e ai miei amici.
- Campione colazione e musica
“Prima di una partita, di solito faccio una colazione abbondante e mi riscaldo adeguatamente. Mi piace anche ascoltare musica che mi motiva enormemente, e spesso vario i generi. Di solito inizio con musica rilassante, poi passo a brani più ritmati e attuali”.
- Una catena, una croce e tatuaggi portafortuna
“Indosso ancora la catena che mi ha regalato mio padre e anche una croce che mi ha regalato mia madre. Ho anche alcuni tatuaggi in omaggio ai miei nonni, che mi danno forza e mi danno una sensazione di protezione nei momenti difficili o quando ne ho bisogno. Mi piace toccarli per ricordarmi la loro importanza nella mia vita”.
- 24 ore.
“L'esperienza più incredibile che ho avuto nel padel è aver stabilito il record mondiale di 24 ore di gioco, è stata una sfida estenuante ma estremamente gratificante e rimarrà per sempre un momento memorabile della mia carriera”.
Che piacere essere un giornalista nel bel mezzo del padel, uno sport in crescita attraente. Spero che ti piacciano i contenuti offerti. A presto magari sulle piste!