Di fronte alla recrudescenza dei casi Covid-19 in Spagna, il World Padel Tour e décidé de rafforzare la sua strategia anti-coronavirus, rendendo obbligatorio il test PCR.

Come la Francia, la Spagna sta vivendo un rimbalzo dell'epidemia di Covid-19, recentemente con un picco di 15 casi e 000 decessi in un giorno. Questa situazione preoccupante, insieme ad alcune carenze, ha spinto il WPT a farlo rivedi la tua strategia per evitare contaminazioni durante le competizioni.

Fino al torneo di Minorca era fermo possibile per i giocatori prendere solo la sierologia. La fallimento a Valencia, con il caso di Pablo Lima, metti la punta nell'orecchio all'organizzazione. Il brasiliano, infatti, è arrivato al torneo con una sierologia negativa ma ha iniziato a sentire i sintomi prima dei quarti di finale. È stato quindi testato mediante PCR, che è stata positiva.

Per il torneo in Sardegna, tutti i giocatori residenti in Spagna dovevano fare il test PCR per viaggiare in Italia. Ora il WPT fa presentazione obbligatoria di un test PCR negativo entro e non oltre 5 giorni prima della prima partita.

Una misura che, nonostante le riduzioni offerte dal WPT, ha necessariamente un costo per i giocatori (il test PCR costa loro almeno 120 €, quando la sierologia costa intorno ai 50 €) ma ciò lo consente eseguire tornei riducendo al minimo il rischio di contagio, soprattutto visto l'elevato numero di giocatori risultati positivi dalla ripresa (Juani Mieres, Pablo Lima, Mari Carmen Villalba, Martin Sanchez Piñeiro ecc.)

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