Benjamin Tison, insieme al suo compagno Aitor Garcia, ha perso durante le semifinali della FIP Rise a Bourg-en-Bresse. Una partita veloce, vinta facilmente dagli spagnoli Javier Martinez e Enrique Goenaga (ST1). Al termine di questo incontro, il francese è tornato sulla sua partita, senza ironia, con un'analisi molto critica della sua prestazione:

"In difesa non siamo mai riusciti a trovarci a nostro agio"

È chiaro che hanno giocato molto bene. Quando mettono 6/4 6/0, non c'è molto di cui lamentarsi. Abbiamo giocato malissimo, anche questo va detto. Non siamo partiti così male in attacco. In difesa non siamo mai riusciti a sentirci a nostro agio. Il problema nel nostro gioco è che si basa molto sul pallonetto sul giocatore giusto. Ma oggi non abbiamo potuto perché esce spesso e lo sapevo prima della partita.

Abbiamo provato a pallonettare Javi [Martinez] ma oggi è stato molto bravo, come ha detto Enri [Goenaga]. E non siamo riusciti a utilizzare il pubblico. Sono particolarmente disgustato perché avrei voluto fare molto di più per il pubblico e per la manifestazione. Perdere una partita del genere fa male. Ma ehi, questa è la vita di un atleta. Ci sono grandi vittorie, bei momenti.

Mi sono divertito moltissimo con Aitor durante questi tre giorni nonostante tutto. Ciò non significa che non daremo tutto al Milan per cercare di chiudere l'anno in maniera migliore rispetto a quella partita.

BEN TISON AITOR GARCIA FIP RISE BOURG EN BRESSE

“Eravamo ben sotto”

Enri, non possiamo lanciarlo, ma quello che ha un grande match per me è Javi. Non ha sbagliato, ha fatto 25 punti vincenti, mi ha tirato perfettamente parallelo, ha lanciato Aitor trasversalmente. Anche quando Aitor lo ha seguito, ha bloccato abbastanza bene, ha ripreso la rete. Certo è che con un ragazzo accanto non puoi fare pallonetti...

Sono deluso perché non riuscivamo a trovare soluzioni, non sapevamo cosa fare. Eravamo ben al di sotto. Penso che inoltre, per competere con una coppia così forte, dobbiamo almeno giocare bene. Ma non siamo riusciti a giocare bene. È sempre fastidioso, soprattutto quando succede in Francia.

Ma ehi, c'era una grande sala, un grande pubblico. Ma ehi, non puoi giocare bene ogni volta, o vincere ogni volta. Erano molto, molto più forti di noi. Non sapevamo come essere all'altezza.

“Sono diventato un vero giocatore di padel, mi piacciono le superfici lente…”

Io sono così, ho naturalezza e in campo raramente mi nascondo. Oggi ero frustrato perché loro erano tre volte più forti di noi. E che non stavamo giocando bene. Quando si tratta di noi, parlo di noi, della squadra.

Ho attaccato malissimo. Nella partita in cui veniamo rotti, mi mancano due smash. Penso che se non ti rompi, non è la stessa cosa. Sul 5-4 li libera ancora. Da quel momento in poi iniziarono a suonare. Ci sono molti piccoli dettagli che non dovresti fare. In questo gioco mi mancano due smash che sono davvero facili. Ero un po’ meno in forma, un po’ meno bene.

Considerato il nostro stile di gioco, comunque non è una superficie per noi. Non possiamo far durare i punti. E' un bene, è che sono diventato un vero giocatore padel, mi piacciono le superfici lente…

Gwenaelle Souyri

Fu suo fratello che un giorno gli disse di accompagnarlo su una pista. padel, da allora, Gwenaëlle non ha mai lasciato la corte. Tranne quando si tratta di andare a vedere la trasmissione di Padel Magazine , World Padel Tour… O Premier Padel…o i Campionati Francesi. Insomma, è una fan di questo sport.