La famosa azienda spagnola Black Crown conclude l'anno di prove con Padel Magazine aggiornando uno dei suoi riferimenti emblematici che hanno contribuito a forgiare la sua reputazione: il famoso Pitone.

Quest'ultima è giunta alla dodicesima edizione e il marchio spagnolo resta fedele alle sue radici mantenendo il formato rotondo che ha conquistato un vasto pubblico.

Questa funzione continua ad attrarre vari giocatori a causa di la sua leggendaria versatilità, ma non solo.

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La gamma Piton persiste di anno in anno, supportata da sostegno unanime da parte dei giocatori che cercano una pala estremamente maneggevole con un equilibrio ottimale offrendo allo stesso tempo una potenza "vulcanica"..

Esamineremo in modo approfondito l tre versioni che Ho ispezionato strettamente da più di un mese, per svelarvi tutti i metodi di lavorazione e mettere in risalto le sottigliezze che li distinguono gli uni dagli altri.

Piton Premium: comfort e manovrabilità per tutti

A differenza delle versioni numerate, questo riferimento non pretende di essere una dodicesima edizione.

Si distingue per il suo carattere più sapiente, mostrando un'estetica di fascia alta e caratteristiche specifiche incentrate sulla versatilità piuttosto che sull'aggressività.

La base della racchetta adotta una tinta nera, un colore neutro che si armonizza con tutti gli stili.

D'altro canto, il bordo che circonda il telaio della racchetta sfrutta una combinazione di toni oro e grigio platino, presenti anche alla base del copricapo, aggiungendo così un tocco di eleganza e lusso che sicuramente attirerà l'attenzione.

il logo Black Crown, dai contorni ramati, si arricchisce di carbonio a vista, creando una perfetta armonia con le sfumature precedentemente citate.

Il raffinato contrasto tra questi colori conferisce alla racchetta un aspetto moderno e distintivo, offrendo così un look unico e facilmente riconoscibile.

Per quanto riguarda il core rimaniamo su una schiuma Power Soft Memory Eva Bianca, una gomma a recupero ultrarapido, che offre una sensazione media all'impatto. È rivestito con due strati di fibra di vetro rinforzata ad alta resistenza Low Density Piton Glass, un materiale più elastico e flessibile, che garantisce un'eccellente uscita della palla, un generoso sweet spot e un amplificato assorbimento delle vibrazioni.

Il tocco finale è fornito da uno strato di fibra di carbonio 3K, che completa il pacchetto per garantire la reattività necessaria, nonché da una superficie ruvida SandSpin per creare più effetti.
La struttura del suo telaio Air da 2TB, composta per l'80% da carbonio e per il 20% da fibra di vetro, offre al telaio un'apprezzabile rigidità e un'ottima resistenza, pur mantenendo un certo comfort.

Sul campo, questa racchetta si distingue per la sua manovrabilità mozzafiato, fornendo una solida base per difese affidabili e colpi sicuri in condizioni ottimali.

A rete si dimostra molto docile nei tiri di bassa e media intensità, anche se il suo dinamismo e la sua potenza possono mancare leggermente nelle fasi di rifinitura.

Nel complesso, si tratta di una racchetta piacevole, comoda ed esteticamente gradevole, che delizierà i giocatori destrimani che cercano una sensazione accogliente, così come coloro che soffrono di problemi al gomito.

Piton 12: potenza controllata

Questa racchetta mantiene la schiuma PSM, ma ora la utilizza il Black Eva per una maggiore rigidità, fornendo un tocco più deciso.

Mantiene i due strati di fibra di vetro Piton Glass, ma beneficia di una nuova finitura in fibra di carbonio 18K sulle facce.

Questa aggiunta rafforza la forza e la rigidità necessarie per finire i punti con vigore, anche se lo sweet spot è leggermente ridotto.

Va notato che la notevole maneggevolezza persiste grazie ad un bilanciamento idealmente calibrato. La combinazione di una gomma sufficientemente densa e un rivestimento robusto conferisce alla racchetta una reattività eccezionale al volo e una potenza fenomenale nelle fasi offensive, cosa ancora più notevole data la sua forma rotonda.

Potrebbe semplicemente incontrare qualche difficoltà in fase difensiva a causa della ridotta uscita della palla, ma questo resta aneddotico.

Il telaio interamente in carbonio da 2 TB fornirà anche una dose extra di rigidità, riducendo al minimo la deformazione durante i colpi potenti, mentre le facce mantengono ancora l'effetto sabbiato.

Presentando una dualità cromatica che unisce il nero, simbolo di autorità, e il rosso lava, che evoca il pericolo, questo riferimento, anche nella sua tavolozza di colori, annuncia un carattere esplosivo che deve essere controllato.

La presenza del carbonio a vista disposto secondo uno schema a scacchiera apporta un tocco di modernità e accentua ulteriormente l'estetica generale.

Sul campo, questa racchetta si rivela una potente arma di distruzione, rivaleggiando senza rimorsi con i formati diamante in termini di forza bruta, offrendo allo stesso tempo una manovrabilità eccezionale.

Questa pala è pensata più per i giocatori mancini che per i destrimani, che cercano un riferimento malleabile pur beneficiando di una notevole riserva di potenza.

Piton 12 Silver: l'apogeo dei due universi

Questa variante è strettamente basata sul classico Piton 12 di cui abbiamo parlato in precedenza, con la notevole differenza che incorpora fibra di carbonio alluminizzata 18K sulle sue facce.

Piton-12-Argento Black Crown

Questa fibra d'Argento 18 K costituisce un materiale composito che unisce fibra di carbonio intrecciata con fibra di alluminio, apprezzato per la sua eccezionale leggerezza e la sua notevole resistenza alle variazioni di temperatura.

La combinazione di questi materiali crea una delicata fusione tra resistenza e comfort, garantendo prestazioni costanti, qualunque siano le condizioni climatiche che si possono affrontare nei diversi periodi dell'anno.

Dal punto di vista estetico, il nero resta una costante, mentre l'azzurro fa il suo ingresso sui contorni, avvolgendo il logo associato ad una vibrante tonalità di grigio chiaro.

Ho notato che questo riferimento mostra una potenza leggermente inferiore a quella del classico Piton 12, pur posizionandosi precisamente, in termini di reattività, tra i due modelli precedentemente citati.

Ho particolarmente apprezzato questo modello, soprattutto visti i test effettuati in pieno inverno, ed è plausibile che il Piton 12 standard potesse presentare vantaggi offensivi più evidenti in piena estate.

Conclusione

Black Crown continua a trarre vantaggio da questa favolosa nomenclatura sfruttando tecnologie collaudate integrando allo stesso tempo associazioni giudiziose.

Il DNA di questa racchetta è preservato, offrendo una manovrabilità eccezionale e una potenza impressionante.

Questi modelli affascineranno un pubblico in crescita, in particolare coloro che sono stanchi delle esigenze di formati restrittivi, zone di battuta difficili da padroneggiare, equilibri sproporzionati e punti deboli limitati.

La Piton Premium si distingue come la più accessibile e comoda, la versione 12 come la più potente e reattiva, mentre la Silver combina il meglio dei due mondi offrendo una racchetta priva di difetti.

Va notato che per questi 3 palas la lunghezza del manico è nella media e il cinturino è molto semplice.

Vorrei ringraziare calorosamente Jordi Ravirosa, il fondatore di Black Crown, che ha inviato queste tre referenze esclusivamente a Padel Magazine, e salutiamo anche la sua dedizione e professionalità nel rispondere rapidamente a tutte le mie domande.

Stéphane Penso

Fan di padel, Stéphane è diventato il tester ufficiale del pianeta padel in Europa. Tutto passa attraverso le sue mani esperte. Grazie alla sua vasta esperienza nel mondo delle ciaspole, è in grado di scansionare la tua attrezzatura dalla testa ai piedi!