Dieci break concessi in totale, 96 punti giocati e 18 anni di distanza: questo il bilancio numerico del primo match giocato questo giovedì sulla pista centrale del WPT di Tolosa.

Da una parte le n°1 del mondo Ariana Sanchez e Paula Josemaria, dall'altra le giovanissime spagnole Andrea Ustero (16 anni) e Alessandra Alonso (17 anni). Quest'ultimo, classificato 107e e 46e mondiali, potevano legittimamente aspettarsi di sottostare alla legge delle regine del circuito, più dominanti che mai in questa stagione.

L'esperienza dei due migliori giocatori del mondo, di 25 e 26 anni, ha ovviamente permesso loro di dominare i dibattiti contro i giovani tiratori che stanno iniziando la loro carriera professionistica. Eppure, durante un set, i nativi di Barcellona e Valladolid si sono giocati coraggiosamente la fortuna: con una certa insolenza, hanno deliziato due volte il servizio avversario, ogni volta in punto de oro. Non esitando a colpire a piena potenza, cosa che raramente vediamo tra le donne, a volte hanno sorpreso i loro avversari.

Ma Ari e Paula hanno risposto rompendo quattro volte, di cui due sul punto decisivo. Tanto è bastato per completare il primo set in 43 minuti e un punteggio di 6/3.

Il girone di ritorno è stato più crudele per gli esterni: se sono riusciti ancora una volta a prendere il servizio avversario, i giovani di 33 anni in totale sono stati crocifissi nei loro stessi face-off, infatti non hanno vinto solo uno dei loro impegni questo set, perso 6/1 in 25 minuti.

Mentre avevano vinto il 45% dei punti nel primo round, Andrea e Alejandra hanno visto il loro rapporto scendere al 29% nel secondo. Un punteggio crudele ma che non toglie nulla al potenziale di questi due giovani giocatori, salutati dagli avversari come "la prossima generazione" del padel femminile.

Dopo 40 anni di tennis, Jérôme cade nel piatto del padel nel 2018. Da allora ci pensa tutte le mattine mentre si rade… ma non si rade mai il pala in mano! Giornalista in Alsazia, non ha altra ambizione che condividere la sua passione con te, che tu parli francese, italiano, spagnolo o inglese.